A partire dalla fascinazione per quelle grandi poltrone in rattan e midollino, quasi troni, diffuse nei paesi del sud-est asiatico, Patricia Urquiola compie una raffinata operazione di rivisitazione. I volumi si dilatano, gli intrecci si raddoppiano, il decoro compare inaspettato e garbatamente gestito per frammenti.
In interni, con la seducente tattilità dei materiali naturali, o in esterni, grazie alla resistenza dell’alluminio e del filo sintetico, la collezione Pavo introduce una notazione fortemente esotica.